mercoledì 26 giugno 2013

19 - SPORADI - SAMOS

22/06/2013 - Salpiamo alle 8,30 da PATMOS per raggiungere, finalmente, SAMOS.
2^ mano alla randa, mezzo fiocco (assetto standard qui), vento
apparente 18-23 nodi - 35/40°: filiamo fino a 9,7 nodi... bolina stretta per 2 ore, poi il vento allarga a NW e diminuisce di intensità: 1^ mano alla randa e fiocco pieno ci consentono in ogni caso di filare 6,5 - 7 nodi. Ultime 2 ore solo motore.
















In vista della costa turca scorgiamo alla nostra sinistra la sagoma un po' inquietante della torretta di un sommergibile in emersione: ci incrocia la rotta poco oltre la prua... due uomini nella torretta ci salutano... in poco più di un minuto sparisce all'orizzonte... (ho un video ma non riesco ad inserirlo...

Ormeggio al Samos Marina, vicino a Pithagorion.

A Pithagorion ci sono i ruderi di una fortezza (genovese?!)













23/06/2013 - Giornata di esplorazione di SAMOS.

1^ tappa, il monastero con la cappella nella grotta (nel tempo, i monaci si sono difesi sfruttando le caratteristiche del terreno)... Un monastero come tanti che ha la particolarità di essere costruito sopra una vasta grotta...






















A SAMOS furono realizzate tre delle maggiori opere di ingegneria dell'antica Grecia: Il molo di protezione del porto, ancora parzialmente visibile alla radice della diga foranea, il tempio di Hera, di cui rimane un'unica colonna,  e l'Acquedotto di Eupalinus. Un'opera di ingegneria idraulica, quest'ultima, stupefacente, se si pensa che è stata realizzata nel 6° secolo AC, con strumenti di misura limitati a livella e misuratori lineari, e che lo scavo è partito contemporaneamente dalle due estremità!
Il tunnel è lungo 1.036 metri e una sezione di 1,80x1,80: è stato utilizzato per 1.100 anni ed è stato abbandonato a causa delle condotte di distribuzione che si erano tappate con i depositi di calcio.
durante le incursioni Persiane ed Arabe del 627 e del 660.









L'accesso avviene attraverso una scala ed un tunnel larghi appena 60 cm! (lunghi 50-60 metri)

















3^ tappa, l'Heraion, sito di culto risalente al 2.200 AC e rimasto inaslterato fino al 1.100 AC... intorno all'8° secolo AC vengono eretti il grande altare e l'Hecatonpedos, il tempio di 100 (hecaton) piedi di lunghezza.

 Del 6° secolo AC è il grande tempio di Hera, di cui si vedono le rovine e di cui rimane in piedi un'unica colonna






... alcune statue della via sacra...


... un pavimento a mosaico...


... graffiti storici... usanza antica quella di lasciare un segno...



4^ tappa, Megali Panagia, un monastero recentemente ricostruito, dopo che un incendio l'aveva devastato... impianto importante ma con un aspetto moolto finto (tutto c.a. con rivestimento di pietra), ma si sa, la sismica richiede del sacrificio anche strutturale...






















Ultima tappa a Pagondas, un paesino all'interno, dove siamo passati arrivati perchè lì finiva la strada...















... e dove abbiamo mangiato veramente bene (per la Grecia, ovvio...), e molto, e bevuto il giusto...
... queste sono melanzane stufate con sopra lo yogurt (spaziali)...











in una piazza alberata da grandi platani...














alle pareti alcune fotografie (sono degli anni '30) ricordano feste passate (notare le cravatte bianche...)

e vita quotidiana...


Nella piazza, sotto un grande platano, stavano allestendo un palco per una festa che ci sarebbe stata la sera stessa... siamo anche stati invitati ma... abbiamo preferito un sano digiuno, di buon grado...

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